Da giovedì 1° a domenica 4 novembre, Terre del Mediterraneo insieme ad Avventurieri del Sud propone Parallelo 39°56’, un intenso e meraviglioso trekking ad anello di 4 giorni, che parte da San Lorenzo Bellizzi e ivi ritorna, attraversando il Parco Nazionale del Pollino lungo il parallelo 39°56’, in un unico lungo percorso che prevede bivacchi in tenda e sacco a pelo.
La varietà di flora e fauna e i panorami mozzafiato rendono questo itinerario davvero sorprendente, un’autentica esperienza di montagna da vivere in ogni stagione.


Scheda tecnica

Lunghezza complessiva: 46,1 km
Durata: 4 giorni
Ascesa totale: 3.148 m
Discesa totale: 3.169 m
Altezza massima: 2.110 m.slm. (Serra delle Ciavole)
Altezza minima: 550 m. slm. (Torrente Raganello)
Tipologia: ad anello
Descrizione: il percorso disegna un anello che parte da e ritorna a San Lorenzo Bellizzi, toccando i punti più caratteristici del Parco.
Le tappe sono calibrate in modo da favorire un graduale approccio ai dislivelli e consentire il raggiungimento dei mezzi di supporto per il trasporto di viveri e zaini pesanti, così che i trekkers possano viaggiare con zainetti leggeri.
Il periodo migliore per affrontare questo tour è la primavera o l’autunno. D’estate si dovrà far attenzione al caldo torrido, partendo preferibilmente la mattina presto (soprattutto per le tappe a quota più bassa). D’inverno la presenza di neve e ghiaccio richiede l’uso di attrezzatura tecnica, come piccozze e ramponi.

Segue il programma di dettaglio.

Giovedì 1° novembre: San Lorenzo Bellizzi – Serra di Lagoforano
Lunghezza: 10,9 km
Dislivello in salita: 1.044 m
Dislivello in discesa: 340 m
Punto più alto: 1.713 m
Punto più basso: 870 m
Durata: 4 ore
Difficoltà: T
Punto di partenza: San Lorenzo Bellizzi, rione Sgrotto
Punto di arrivo: Rifugio di Lagoforano

Descrizione: poco più avanti della Casa Parco, nel rione Sgrotto di San Lorenzo Bellizzi, si imbocca il sentiero della Montagnella, che attraverso un bosco di cerri conduce alla località “Crete Nere”, ai piedi di Serra di Paola. Si imbocca da qui la sterrata che lambisce le pendici ovest di Cozzo Sarcone e sale verso Serra di Lagoforano, ove è situato l’omonimo rifugio (a 1.550 m. di quota). Si tratta di una piccola capanna in pietra dotata di un caminetto, situata in un ampio pianoro in cui in primavera pascolano mandrie di mucche. Sistemato il campo base per il primo bivacco, dopo una veloce visita al laghetto lontano poche decine di metri dal rifugio, si punta alla cima del Monte Sparviere (1.713 m. slm) risalendone il crinale nord-ovest. Solo quindici minuti di cammino separano il rifugio dalla vetta, per cui non è cattiva idea attendere qui un romantico tramonto con vista sulla costa jonica, sul Monte Sellaro e sull’intero versante orientale del Massiccio del Pollino. Questo punto offre inoltre una panoramica delle tappe future.

Venerdì 2 novembre: Rifugio Lagoforano – Piano di Giumenta
Lunghezza: 11,5 km
Dislivello in salita: 617 m
Dislivello in discesa: 582 m
Punto più alto: 1.600 m
Punto più basso: 1.240 m
Durata: 4 ore e ½
Difficoltà: E
Punto di partenza: Rifugio di Lagoforano
Punto di arrivo: Piano di Giumenta

Descrizione: lasciato alle spalle il Rifugio, si punta in direzione nord verso la famosa “Tacca Peppini” (dal nome di un celebre brigante - Peppino, appunto - che ivi si appostava per depredare i viandanti). Si entra qui nel parallelo 39°56’ e lo si attraverserà, muovendo verso est, fin quasi alla Grande Porta del Pollino. Circumnavigato il Timpone della Rotondella si giunge a Serra Scorzillo e poi a Colle di Conca, un pianoro con ampie vedute sul versante Lucano e su quello Calabro del Parco del Pollino. In corrispondenza del bivio per Sant’Anna, sperduta località con un paio di masserie e una chiesetta in pietra ai piedi della Timpa di San Lorenzo, si prosegue dritto camminando ai piedi dell’imponente parete verticale di Timpa di Falconara. Un gradevole sentiero in mezzo al bosco lambisce il versante sud di Toppo Vuturo, conducendo alle fresche acque della Fonte Scifi. Poche centinaia di metri e si raggiunge il Piano di Giumenta, punto di arrivo della seconda tappa. Un accogliente rifugio consente di rifocillarsi a dovere, facendo due chiacchiere con Giovanni, il suo gestore, sempre disponibile a dare preziose informazioni.

Sabato 3 novembre: Piano di Giumenta - Serra delle Ciavole - Colle Marcione
Lunghezza: 15,9 km
Dislivello in salita: 911 m
Dislivello in discesa: 1.277 m
Punto più alto: 2.110 m
Punto più basso: 1.220 m
Durata: 7 ore
Difficoltà: EE
Punto di partenza: Piano di Giumenta
Punto di arrivo: Colle Marcione

Descrizione: partenza all’alba nella speranza di incontrare la colonia di cervi che di buon mattino si aggira tra Piano Cardone e Fronte di Mola. Si cammina sulla cresta della montagna, intervallando tratti di bosco fitto e belvedere sulla valle del Raganello ed il versante orientale del Massiccio del Pollino. Imboccato il sentiero CAI 950 si inizia la risalita verso la Grande Porta del Pollino, il valico tra Serra di Crispo e Serra delle Ciavole che consente l’accesso ai Piani di Pollino. Tappa obbligata alla Sorgente del Raganello, una piccola fonte che da origine ad uno dei torrenti più noti del Sud Italia. Qualche chilometro più a valle, infatti, queste acque si riversano nelle Gole del Raganello, un canyon di particolare bellezza. Superata la Grande Porta, si apre la vista sul Giardino degli Dei, i cui fiori altro non sono che i secolari pini loricati simbolo del Parco. Un breve sentiero si inerpica sul versante nord-ovest di Serra delle Ciavole, consentendo di toccare con mano la corteccia a forma di lorica da cui prendono il nome questi giganteschi alberi. Dalla vetta si discende lungo il versante opposto (sud), sulla linea di cresta che conduce ai Piani di Acquafredda. Una brevissima deviazione consente di ammirare Italus, un esemplare di pino loricato vecchio di 1.230 anni, considerato l’albero vivente scientificamente datato più antico d’Europa. Nel giro di poche centinaia di metri lo scenario cambia radicalmente. Dal versante roccioso con ampie vedute sui Piani di Pollino, sulla Cresta dell’Infinito, sul Monte Pollino e Serra Dolcedorme, ci si tuffa in un fitto bosco di faggi denominato “La Fagosa”. Alcuni di questi esemplari dal fusto contorto, rivenuti ai Piani di Acquafredda, sono stati denominati “Alberi Serpente” per la loro similitudine con tali rettili. Il sentiero scende giù dritto, con morbida pendenza, attraversando degli ampi pianori come il Piano di Fossa e il Piano di Ratto. Si arriva quindi a Colle Marcione, a quota 1.220, sopraffatti dalla magnifica visione della parete sud-ovest di Timpa di San Lorenzo. Bivacco nei pressi del Rifugio (attualmente - 2018 - in disuso e non accessibile) o nei boschetti limitrofi.

Domenica 4 novembre: Colle Marcione – Raganello – S. Lorenzo Bellizzi
Lunghezza: 7,8 km
Dislivello in salita: 576 m
Dislivello in discesa: 970 m
Punto più alto: 1.220 m
Punto più basso: 550 m
Durata: 5 ore
Difficoltà: EE
Punto di partenza: Colle Marcione
Punto di arrivo: S. Lorenzo Bellizzi

Descrizione: dal Rifugio di Colle Marcione si imbocca il sentiero che scende verso le Murge dei Cappuccini, costeggiando il versante ovest di Timpa di Porace. La traccia vira verso destra in direzione del Belvedere della Muletta, ai piedi del costone nord di Timpa di Cassano. Con l’imponente Timpa di San Lorenzo sempre difronte, ci si affaccia sulle Gole del Raganello percorrendo un tortuoso sentiero tra i lecci. Il passaggio più impegnativo è la “Scala di Barile”, una gradonata scavata nella roccia con alcuni tratti di facile arrampicata. Si fa difficoltà ad immaginare come un tempo tale percorso potesse essere attraversato in groppa agli asini. Al termine della Scala si giunge al sito archeologico dell’insediamento bizantino di Palma Nocera. Grazie ad un ponte in legno situato poche centinaia di metri più a valle è possibile attraversare il torrente e incamminarsi lungo la “Via dei Mulini”, un sentierino delimitato da muretti in pietra che si inerpica fino al centro storico di San Lorenzo Bellizzi, costeggiando i ruderi di antichi mulini. In estate, prima di intraprendere quest'ultima salita, ci si può immergere nelle vasche naturali del torrente per un bagno rinfrescante.

Per la partenza in auto da Bari appuntamento giovedì 1° novembre, alle 6.00, davanti all’ingresso principale del Parco 2 giugno, lato viale Einaudi (si raccomanda la max puntualità).
Per la tipologia e le caratteristiche dei percorsi e della sistemazione in tenda sono richiesti buon allenamento e forma fisica, spirito di gruppo e adattamento.

Il costo dell’escursione è di 240,00 euro, per un minimo di 9 partecipanti, oltre la tessera di Terre, e comprende: servizio guida ufficiale del Parco; trasporto attrezzatura e viveri e cambusa (colazione, pranzo al sacco e cena). Non comprende: noleggio tenda, sacco a pelo e materassino (€ 50,00 extra).

ATTREZZATURA OBBLIGATORIA E/O CONSIGLIATA: scarponi da trekking (obbligatori), giacca antivento e antipioggia, pile pesante, mantella per la pioggia, abbigliamento a strati (maglietta, meglio se in microfibra, camicia, pile leggero), occhiali da sole, crema solare, borraccia per l’acqua, lampada, coltello, asciugamano, zainetto da portare in escursione, zaino o bagaglio a mano, preferibilmente morbido, sacco a pelo e materassino o modulo da campeggio, tenda (da condividere in 2 o 3).

Per maggiori informazioni e iscriversi è possibile contattare Angelo 3382503078 o Francesca 3299723334. Per formare il gruppo è necessario iscriversi entro sabato 20 ottobre e versare una caparra di 100,00 euro (non si accettano prenotazioni via mail, sms, whatsapp o facebook).

Vi aspettiamo!!

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